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San Giovanni, come la città celebra il suo patrono!

San Giovanni Battista è il patrono della città di Firenze e viene celebrato tutti gli anni il giorno 24 giugno. Numerose erano i modi di dire, le tradizioni e i riti scaramantici che nacquero proprio in relazione alla figura del santo, alcuni dei quali venivano attuati fin dal giorno precedente della festa. Avete mai sentito parlare dell'acqua di San Giovanni? La notte tra il 23 ed il 24 giugno si riteneva fosse una notte magica per i contadini. Il solstizio d'estate, da poco

Francesco Redi e la ricetta della cioccolata

Il protagonista della nostra storia è Francesco Redi (si, proprio quello a cui è stato intitolato uno dei Viali più trafficati della nostra città!), il quale fin da giovanissimo entrò a far parte della Corte del Granducato di Toscana, sotto la direzione di Cosimo III De' Medici. Francesco passò alla storia per essere un medico, un naturalista e un letterato di professione, ma le sue passioni lo spinsero anche ad interessarsi alle specie botaniche ed animali rari. Lui stesso c

Il giardino di Boboli: la fontana del Forcone!

Boboli è noto in tutto il mondo per la bellezza delle sue sculture, ma anche per la meraviglia delle sue fontane, le quali fin dalla metà del XVI secolo, hanno stupito spettatori di tutto il mondo per i fantastici giochi d'acqua riprodotti. Una delle più belle e particolari sorgenti presenti all'interno del giardino è quella soprannominata dai fiorentini la "Fontana del Forcone". Quest'ultima è collocata nella parte superiore centrale del parco ed è decorata intorno da terraz

Il giardino di Boboli: le ghiacciaie

Tra l’anfiteatro ed il prato di Pegaso si possono incontrare delle cupole che fuoriescono da alcuni elementi vegetali. Questi edifici sono le ghiacciaie e possiamo considerarle come gli antenati dei nostri attuali frigoriferi, infatti la loro funzione era quella di conservare il ghiaccio e preservare la qualità del cibo. In realtà vi era anche un motivo più frivolo nel volere queste strutture, ovvero quello di seguire la moda del "bere fresco" e del "mangiare fresco", come ne

La maison fiorentina Coveri incontra l'arte di Keith Haring

Enrico Coveri nacque a Prato nel 1952 ed entrò a far parte del mondo della moda fin da giovane, prima in veste di modello-indossatore, poi, a partire dal 1973 come stilista. Debuttò con la sua prima collezione della linea donna nel 1978 e fin da subito i caratteri eccentrici della sua arte lo distinsero da quello degli altri stilisti del suo tempo. Le sue vesti si distinsero per colori vivaci, stampe con fantasie esuberanti e paillettes. Fu il primo italiano a calcare le pass

Germana Marucelli, la stilista fiorentina che ruppe con la staticità dell'abito.

Germana Marucelli fu una importante sarta di origine fiorentine che cambiò la storia del costume. La sua passione per la moda la portò a svolgere un duro apprendistato presso la sartoria Chiostri, una delle più importanti di Firenze, già alla tenera età di 11 anni, ma il suo incontro con l'alta moda avvenne all'età di 16 anni quando le fu dato il permesso di recarsi a Parigi con la zia. Nella città francese imparò a perfezionare il disegno, le tecniche e l’abilità manuale, ma

Rosa Genoni, la sarta che si ispirò ai capolavori del Rinascimento

Rosa nacque a Tirano nel 1867, da un padre di professione calzolaio e una madre sarta. La sua passione per il campo della moda fu molto precoce in quanto, alla sola età di 10 anni, fu mandata a Milano da una zia sarta per iniziare il suo praticantato come “piscinina”, cioè piccola aiutante tuttofare. Fin da giovane iniziò a frequentare i circoli operai e socialisti, ma le sue prime idee rivoluzionarie sfociarono dopo una breve esperienza lavorativa a Parigi. Rosa si distinse

Ferragamo e il mondo del cinema

Salvatore Ferragamo nacque a Bonito, un paese vicino Napoli, il 5 giugno 1898. Fin da bambino imparò il mestiere del calzolaio prima nel suo piccolo paese, poi ampliò le sue conoscenze a Napoli. Salvatore, però, sapeva bene che per dar libero sfogo alla sua passione l'unica soluzione era quello di lasciare la sua città natale e raggiungere i fratelli in America, meta di tutti i desideri per eccellenze. Partì in direzione Boston nel 1914 e, una volta arrivato, decise di raggi

Ferragamo e le scarpe invisibili

Nel 1947 Salvatore Ferragamo inventò una scarpa talmente tanto originale che riuscì a vincere il prestigioso premio Neiman Marcus, meglio conosciuto come “Oscar della Moda”, diventando il primo creatore di scarpe a riceverlo. Stiamo parlando di un sandalo la cui tomaia fu realizzata da un unico filo di nylon passato più volte da una parte all’altra, conferendo l’impressione di un piede nudo. La scarpa però non ottenne molto successo di vendita per due ragioni: la prima fu che

Ferragamo e l'invenzione della zeppa in sughero!

Ferragamo è stato uno dei migliori calzolai italiani ed internazionali ed il suo segreto per la creazione di scarpe, oltre che belle anche comode, era quello di incorporare nella suola di ogni calzatura una lamina di ottimo acciaio, leggero e flessibile, in modo da sostenere l'arco del piede. Verso la fine degli anni 30 del '900 non riuscì più a trovare del buon acciaio sul mercato perché quello di ottima qualità fu usato per la guerra, infatti ciò che riceveva era un materia

Rina Cecchi, una donna sestese

Rina Cecchi, grande e importante imprenditrice nonché artista, che nacque e morì a Sesto Fiorentino all'età di 93 anni. Era una donna vanitosa, amava indossava sempre tacchi a spillo e mai ciabatte (anche all'età di 90 anni!), e appassionata della moda, riuscì a riprodurre un gilè stile sardo che aveva visto alla Fiera Campionaria di Milano con la sua macchina da cucire Cornelly e fu talmente tanto un successo che riuscì ad esportarlo a Montevideo in Uruguay. Grazie alla sua

Martedì Grasso: la fine del Carnevale

Il carnevale è, da tempi ormai immemori, una ricorrenza molto amata e festeggiata dai fiorentini. Fin dal medioevo furono organizzati canti, balli e cene mascherate, ma anche intrattenimenti con giostre, tornei, cacce, partite di calcio e spettacoli che si svolgevano in tutte le piazze del centro storico. Lo spirto scherzoso e giocoso della festività aveva dato vita ad un modo di dire tutt'oggi usato, ovvero “ a carnevale ogni scherzo vale” proprio perchè lo sfrenato divertim

Lisa Gherardini, la donna fiorentina più famosa al mondo

Lisa di Antonmaria Gherardini, tradizionalmente rinominata Lisa del Giocondo, è la fiorentina più famosa al mondo grazie al dipinto di Leonardo da Vinci. Nacque a Firenze il 15 giugno 1479 (per l'esattezza in via Sguazza in Oltrarno) e alla sola età di 15 anni andò in sposa al ricco mercate di seta Francesco di Bartolomeo di Zanobi del Giocondo, come sua terza moglie. Secondo alcune ricerche storiche la dote della fanciulla fu stimata a 170 fiorini (1 fiorino equivaleva alle

Eleonora di Toledo, una grande donna medicea!

Eleonora passò alla storia per essere stata la prima moglie di Cosimo I de’ Medici, ma in realtà fu molto più di questo titolo. Nacque in Spagna nel 1522 e a soli 10 anni si trasferì a Napoli con la famiglia per la carica del padre, don Pedro di Toledo, come vicerè. La sua formazione fu affidata a Benvenida Abrabanel, una gentildonna ebrea appartenente ad una delle più importanti famiglie ebraiche del Regno, infatti sarà proprio l’influenza di questa donna che porterà Eleonor

Piazza della Signoria al tempo di Papa Leone X

Papa Leone X, nonché primo papa mediceo è stato rappresentato in numerose opere d’arte. In un dipinto realizzato da Vasari e Stradano viene raffigurato l’ingresso trionfale di Papa Leone X a Firenze, episodio realmente avvenuto nel 1515. Il Papa è rappresentato a destra del quadro, sotto un baldacchino rosso, che lo sta trasportando in Piazza della Signoria sommersa dalla folla, mentre trombettieri e pifferai suonano dalle finestre di Palazzo Vecchio e i bombardieri sparano a

Storie di pietre e marmi fiorentini: la Breccia Medicea

La famiglia Medici è nota per aver commissionato nel corso della storia importanti opere d'arte, ma non molti sono a conoscenza del fatto che diedero il loro nome anche ad una tipologia di marmo, la celebre Breccia Medicea. Questa pietra si presenta venata con numerose sfumature dal colore viola al colore verde, con tracce anche di rosso, bianco, giallo o grigio. Questa tipologia di materiale venne largamente utilizzata dalla seconda metà del Cinquecento per volere del Duca C

Nasce a Firenze l'espressione "a occhio e croce"

Quando diciamo "a occhio e croce" vogliamo indicare una cosa fatta in maniera approssimativa e non precisa, ma come nasce questo modo di dire tutto fiorentino? Il proverbiale detto ha origini molto antiche che si legano al linguaggio delle tessitrici dell'Arte della Seta di Firenze. Quando durante il lavoro di tessitura si rompeva un filo le donne dovevano "rappezzarlo" subito, ripassavano con l'ago il filo rotto più volte ad occhio e poi lo disponevano su due verghe trasvers

LA 'ISFOLGORATA MAGNIFICENTIA' DEL FAZZOLETTO DA COLLO

Tutti conosciamo i magnifici abiti indossati dall'alta società del Quattrocento a Firenze: vesti sontuose, nuove di linee e di disegno che rivivono nei celebri ritratti del Ghirlandaio. Il ricco corredo splendente nei suoi colori e nei suoi ricami dei broccati, conta anche camice di lino e di seta lucchesina, cappelli di stoffe preziose o di perle e gemme, fasce d'oro e d'argento, oltre a fazzoletti di mussola di seta ricamati, con pizzi. A proposito di pizzi, la leggenda nar

La Primavera di Botticelli

In attesa di poterla vivere da vicino, incontriamo da lontano la Primavera "fiorentina" di Sandro Botticelli

L'oca non solo da mangiare...

L'utilizzo dell'oca a Firenze ha origini molto antiche, sia nel mondo gastronomico sia nel mondo dell'intrattenimento con l'omonimo gioco.

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