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Il giardino di Boboli: le ghiacciaie

Immagine del redattore: Tre passi per FirenzeTre passi per Firenze

Tra l’anfiteatro ed il prato di Pegaso si possono incontrare delle cupole che fuoriescono da alcuni elementi vegetali. Questi edifici sono le ghiacciaie e possiamo considerarle come gli antenati dei nostri attuali frigoriferi, infatti la loro funzione era quella di conservare il ghiaccio e preservare la qualità del cibo. In realtà vi era anche un motivo più frivolo nel volere queste strutture, ovvero quello di seguire la moda del "bere fresco" e del "mangiare fresco", come nel caso del sorbetto ideato da Buontalenti.

Le prime ghiacciaie ad essere state realizzate vengono datate già al tempo di Cosimo I de' Medici, ma numerose sono state le modifiche apportate a questi edifici, la più importante sotto l'architetto Parigi nel '600 durante l'ampliamento del parco.

Le due strutture presenti all'interno del giardino, una più grande ed una più piccola, avevano una forma tronco conica con due ambienti interni, uno sotterraneo ed uno superiore, e una cupola, tutt'oggi visibile. Una piccola porticina accessibile dall'esterno, purtroppo oggi murata o provvista di grat, permetteva di inserire i blocchi di ghiaccio prelevati dai corsi d'acqua che si erano ghiacciati nei mesi invernali. Quest'ultimi, prima di essere conservati nella ghiacciaia, venivano foderati con della paglia in modo da preservare la loro bassa temperatura. L'obiettivo era quello di mantenere una temperatura al di sotto degli 0°, altrimenti il ghiaccio si sarebbe tramutato in acqua.

Gli alimenti conservati all'interno delle ghiacciaie erano in gran parte prodotti dal giardino stesso, infatti originariamente il Prato intitolato a Ganimede era destinato alla coltivazione di frutta e verdura. La struttura, inoltre, veniva usata dai granduchi medicei anche per la conservazione delle bottiglie di vino, trasformando alcuni degli ambienti sottostanti in delle piccole cantine.

Ultimo grande cambiamento delle ghiacciaie avvenne nel 1894, quando si trasformarono in depositi

per l’impianto idrico nel giardino.









 
 
 

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