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  • Immagine del redattoreTre passi per Firenze

LA 'ISFOLGORATA MAGNIFICENTIA' DEL FAZZOLETTO DA COLLO

Tutti conosciamo i magnifici abiti indossati dall'alta società del Quattrocento a Firenze: vesti sontuose, nuove di linee e di disegno che rivivono nei celebri ritratti del Ghirlandaio. Il ricco corredo splendente nei suoi colori e nei suoi ricami dei broccati, conta anche camice di lino e di seta lucchesina, cappelli di stoffe preziose o di perle e gemme, fasce d'oro e d'argento, oltre a fazzoletti di mussola di seta ricamati, con pizzi. A proposito di pizzi, la leggenda narra che un marinaio innamorato raccolse tra la spuma del mare una delicata pianta chiamata il 'merletto delle sirene', che, tra le mani della donna amata, si trasformò in uno splendido pizzo. Nel corredo del Rinascimento sono importanti, oltre ai vestiti, gli accessori dell'eleganza. In quest'epoca, ad esempio, viene riscoperto il fazzoletto. É già conosciuto dai Romani e prima ancora dai Greci. In genere è confezionato con tessuti rari ed esotici e nel Quattrocento è inizialmente riservato ai nobili, per poi diffondersi divenendo un prezioso accessorio d'uso comune.

Nel Cinquecento la moda dedica un'attenzione quasi eccessiva al serico quadratino che viene largamente adoperato da ecclesiastici e nobili dediti al 'vizio del fiuto', introdotto da Colombo che porta nel nostro continente l'esotico tabacco. Nel Seicento il fazzoletto è arricchito con nappe e fiocchi, ricami e gale, trine, cifre elaboratissime, motti galanti, frasi scherzose e a volte anche con piccole perle e turchesi. É di questo periodo la nascita del fazzoletto da collo o foulard che, a motivo della sua funzione ornamentale, viene confezionato con stoffe ancora più preziose e costose. Ma non è finita qui! Ogni tipo di fazzoletto che si rispetti esige di essere profumato con essenze fortissime e rare che le nobildonne e i gentiluomini si procurano segretamente. Il profumo da una magica impronta a chi lo indossa: basta una goccia di lavanda, muschio, violetta, ambra o vaniglia per evocare lusso, eleganza, seduzione e fascino.

E il gioco è fatto.

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