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  • Immagine del redattoreTre passi per Firenze

La tipica trippa alla fiorentina

San Frediano era noto in tutta Firenze per la lavorazione delle trippe.

In via dell'orto e in via di Camaldoli c'erano grandi locali, stamberghe con grandi caldaie a legna, dove si buttavano le trippe a bollire. Dopo una prima bollitura le trippe venivano appese su lunghe file attaccate a dei ganci, ripulite dalle scorie e successivamente ribollite. Solo dopo tutta questa lunga procedura le trippe erano pronte per l'uso.


L'acqua di cottura delle trippe era il famoso " brodo di trippa " di San Frediano, che quasi tutti gli artigiani, alle cinque del pomeriggio, acquistavano mandando il ragazzo di bottega con il fiasco. Si raccomandava al garzone che fosse aggiunto nel fiasco un romaiolo di grasso di scolmatura per dare maggior sapore e gusto al brodo.

Ognuno aveva nella propria bottega la scodella, il cucchiaio, il fagottino con il sale ed il pepe. Il pane veniva messo a pezzi nella scodella e con il brodo si otteneva una zuppa che veniva consumata per merenda o merenda-cena.

Questo gran consumo di trippa da parte dei Sanfredianini era anche motivo di motteggio.

Quando qualcuno era debole o si presentava stanco al lavoro si diceva " per forza tu mangi solo brodo di trippa "




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