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  • Immagine del redattoreTre passi per Firenze

Michelangelo e i disegni preparatori della Battaglia di Cascina

Questo è uno studio di un nudo virile di schiena per la Battaglia di Cascina. È un disegno piuttosto grande nelle sue dimensioni ed è realizzato a penna con tratti di diversa intensità, differenziati sulla quantità di inchiostro usato: alcuni tratti sono molto leggeri e sottili per creare zone in luce, mentre altri sono più profondi e netti per creare zone in ombra. Ad esempio, si può notare la differenza tra l’attaccatura in basso della spalla sinistra, caratterizzata da tratti verticali e sottili, e poco sotto la scapola sinistra, caratterizzata con tratti orizzontali e leggermente più spessi. Inoltre, dove il contorno viene ripassato più volte, lì il tratto risulta più largo e marcato.

Da questo disegno si può osservare come il fenomeno di ossidazione abbia agito sul ferro di questo inchiostro. Possiamo valutarlo anche dalla differente tonalità dei tratti più sottili e dei tratti più spessi. Chiaramente il tratto più spesso, avendo una maggiore quantità di inchiostro e quindi di ferro, risulta più ossidato e perciò di una tonalità tendente più al marrone degli altri tratti. In questo caso vediamo che il tratto ha dei contorni un pochino slabbrati, questo perché l’ossidazione, quando è avanzata, produce anche corrosione, ragion per cui si mangia completamente la carta.


Michelangelo utilizza puntini o trattini molto piccoli che, in base alla loro vicinanza o pressione della matita, creano questo effetto così morbido e vellutato di luce e ombra. A differenza di altri artisti che per le parti più illuminate utilizzavano il bianco come la biacca, Michelangelo sfruttava il colore bianco della carta per creare gli effetti di luce.



Studio di nudo virile di schiena, 1504-1505, penna e inchiostro su carta, mm 409 x 285, Firenze, Casa Buonarroti, inv. 73 F



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