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  • Immagine del redattoreTre passi per Firenze

La Firenze di Dante: la torre della Castagna

Abbiamo iniziato questa settimana all'insegna della Firenze dantesca con un post sulla divisione della città nel Duecento (https://www.trepassiperfirenze.com/post/la-firenze-di-dante-la-divisione-in-sestrieri). Gli Alighieri avevano le loro abitazioni nel sesto di Porta San Piero, proprio davanti ad una delle costruzioni più note della Firenze Medievale, la torre della Castagna.

Nel 1282 la torre fu concessa dai monaci della Badia Fiorentina, primi possessori, come residenza dei Priori delle Arti, principale organo politico della città, che restavano in carica due mesi, durante i quali non potevano uscire dalla torre per evitare contatti esterni.

Data l'altezza delle torre essi erano facilmente difendibili da possibili attacchi esterni.


E chiamoronsi Priori delle Arti: e stettono rinchiusi nelle Torre della Castagna appresso alla Badia, acciò non temessero le minacce dei potenti“.

Dino Compagni


Il curioso nome deriverebbe dall'usanza da parte dei Priori di votare mettendo in dei sacchetti le castagne. Maggior numero di castagne, maggior numero di voti.

Le castagne in Toscana vengono chiamate "ballotte" e si pensa che proprio da qui derivi il termine "ballottaggio".


Oggi il piano terreno e il primo piano della torre sono sede dell'Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini. I piani superiori sono di pertinenza del Tribunale di Firenze.

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