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  • Immagine del redattoreTre passi per Firenze

I pettini eburnei trecenteschi

I pettini erano oggetti di uso quotidiano molto usati soprattutto dalle donne. Per tutto il romanico i committenti principali sono stati gli ecclesiastici, ma a partire dal XIV secolo la clientela aumenta e si differenzia, comprendendo anche l’Alta borghesia e i nobili. Molti sono gli avori realizzati per uso mondano: specchi, cofanetti, manici di coltelli e pettini. Tutti questi prodotti uscivano dagli stessi ateliers che creavano oggetti di uso sacro, come risulta evidente per continuità stilistica e iconografia . La vendita e la creazione di oggetti di uso quotidiano (come pettini, valve, “gravoir” o aghi discriminatori) spetta ai “pigniers”, cioè artigiani specializzati , identificati come venditori ambulanti che passano di città in città per vendere la loro preziosa merce .

Il pettine, oltre a far parte di uno degli oggetti fondamentali che componevano la trousse di donne e uomini medievali, era anche uno di quei pochi oggetti che la fanciulla poteva accettare da parte dell’innamorato come pegno d’amore . Infatti, l’oggetto era considerato quasi magico perché poteva toccare direttamente l’amato . Questa usanza di regalare oggetti così particolari era stata descritta da Andrea Cappellano nella sua opera De Amore. Anche Eustache Dechamps, nella sua opera Miroir de Mariage, redatta alla metà del Trecento, aveva elencato il pettine tra gli strumenti che una dama doveva avere nella sua toletta.

I pettini del XIV secolo erano biconvessi con due file di denti, una superiore più fitta per lisciare o rimuovere eventuali parassiti dai capelli (come i pidocchi) ed una inferiore con denti più radi per sciogliere i nodi o acconciare la barba. Avevano, inoltre, una tipica forma ad “H” con una banda centrale larga, sopra la quale si sviluppava una decorazione che si protraeva oltre i montanti laterali.


Alcuni fantastici manufatti trecenteschi sono oggi visibili all'interno del Museo Nazionale del Bargello, vi va di venire con noi a fare tre passi... nell'avorio?


Pettine con scene cortesi, avorio, Italia settentrionale, 1360-1380 circa, cm 12 x 15.6 x 0.9, Museo del Bargello, Firenze.



Pettine con scena attacco al castello, avorio, Italia settentrionale, 1360-1380 circa, cm 12 x 15.6 x 0.9, Museo del Bargello, Firenze.


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