Tre passi per Firenze

mar 132 min

Michelangelo e i disegni preparatori della Battaglia di Cascina

Questo è uno studio di un nudo virile di schiena per la Battaglia di Cascina. È un disegno piuttosto grande nelle sue dimensioni ed è realizzato a penna con tratti di diversa intensità, differenziati sulla quantità di inchiostro usato: alcuni tratti sono molto leggeri e sottili per creare zone in luce, mentre altri sono più profondi e netti per creare zone in ombra. Ad esempio, si può notare la differenza tra l’attaccatura in basso della spalla sinistra, caratterizzata da tratti verticali e sottili, e poco sotto la scapola sinistra, caratterizzata con tratti orizzontali e leggermente più spessi. Inoltre, dove il contorno viene ripassato più volte, lì il tratto risulta più largo e marcato.

Da questo disegno si può osservare come il fenomeno di ossidazione abbia agito sul ferro di questo inchiostro. Possiamo valutarlo anche dalla differente tonalità dei tratti più sottili e dei tratti più spessi. Chiaramente il tratto più spesso, avendo una maggiore quantità di inchiostro e quindi di ferro, risulta più ossidato e perciò di una tonalità tendente più al marrone degli altri tratti. In questo caso vediamo che il tratto ha dei contorni un pochino slabbrati, questo perché l’ossidazione, quando è avanzata, produce anche corrosione, ragion per cui si mangia completamente la carta.

Michelangelo utilizza puntini o trattini molto piccoli che, in base alla loro vicinanza o pressione della matita, creano questo effetto così morbido e vellutato di luce e ombra. A differenza di altri artisti che per le parti più illuminate utilizzavano il bianco come la biacca, Michelangelo sfruttava il colore bianco della carta per creare gli effetti di luce.

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Studio di nudo virile di schiena, 1504-1505, penna e inchiostro su carta, mm 409 x 285, Firenze, Casa Buonarroti, inv. 73 F

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